È ancora bufera per TikTok, il social media cinese di video sharing che da quasi un decennio cerca di fare concorrenza a Facebook & co.
Che non sia mai stato il preferito tra i social media, soprattutto da parte delle autorità competenti e di vigilanza, non è un segreto. La condivisione di video su questa piattaforma è sempre stata vista come un potenziale pericolo per la salvaguardia dei suoi utenti, soprattutto i minori.
TikTok, il cui nome originale è musical.ly, si è infatti spesso trovato al centro di polemiche e fatti di cronaca. Istigazione al suicidio, incitazione all’odio: sono solo alcuni dei crimini associati a questo social, che di suo non è colpevole dell’uso improprio di altri utenti, ma a cui sono state ripetutamente richieste misure di sicurezza più strette.
Purtroppo, nonostante le precauzioni richieste e prese, TikTok continua a essere il terreno di caccia preferito dai pedofili, che grazie alla massiva condivisione di contenuti fotografici sui social, trovano terreno fertile per i loro traffici e le loro perversioni. Ed è arrivato immancabilmente un ennesimo allarme proprio in merito a pratiche di adescamento di minori attraverso TikTok.
Arriva dalle scuole l’allarme TikTok
Sono fin troppi gli adolescenti a cui è consentito condividere video su TikTok, che è diventato “terreno di caccia” per i pedofili. Al punto che le scuole hanno emesso avvisi direttamente ai genitori, perché l’app sta esponendo i bambini di appena cinque anni a molestie sessuali.
Se è vero infatti che la policy dell’applicazione richiede che gli utenti abbiano almeno 13 anni per iscriversi, purtroppo è riscontrato che non c’è alcun controllo specifico su questa condizione d’uso, e quindi chiunque, a qualunque età, è di fatto in grado di iscriversi alla piattaforma social. Ma sicurezza e privacy a parte, si aggiunge alla problematica anche il fatto che TikTok ha recentemente ha aggiunto la possibilità di trasmettere in live streaming, rendendo il pericolo ancora più importante.
La condivisione in diretta infatti espone i giovani a essere adescati da sconosciuti in tempo reale, il che non dà loro la possibilità di riflettere o di condividere determinati approcci con gli adulti, rischiando così di essere intrappolati in una spirale di abuso e sfruttamento. E se tutto questo ancora non bastasse, oltre alla trasmissione di contenuti in streaming live e ai commenti pubblici, TikTok ora consente agli utenti di inviare messaggi diretti. Un nuovo canale per i pedofili che ora hanno un canale in più per cercare di adescare giovani innocenti.