Dopo i supermercati senza commessi, ora arrivano i taxi senza conducente: saranno dei robotaxi. Vediamo tutto nei dettagli.
Il futuro è già qui, è già in mezzo a noi. Può piacere oppure no ma il progresso non si ferma. Presto i taxi diventeranno robotaxi: veicoli senza conducente. Nel giro di poco abbiamo assistito all’ingresso a gamba tesa dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite. Fino ad un paio di anni fa sarebbe stato impensabile pensare di chattare e conversare con l’intelligenza artificiale: oggi è così. Esistono supermercati che funzionano senza cassieri né commessi, ristoranti in cui al posto dei camerieri ci sono i robot, social network in cui non si chatta con persone vere ma con creazioni della IA.
A breve pare che anche i tassisti verranno sostituiti. No, non da Uber ma dai robotaxi: veicoli senza conducente, guidati da robot. È lecito chiedersi che fine faranno tutte le persone che perderanno il lavoro in quanto rimpiazzate dall’intelligenza artificiale. Probabilmente verranno reinseriti in un mercato completamente diverso, connotato da professioni nuove, innovative e più stimolanti. O, almeno, è ciò che si spera.
I robotaxi saranno un nuovo step nel processo di avanzamento dell’intelligenza artificiale. Basta taxi con conducenti, basta ristoranti con camerieri e supermercati con cassieri. Il futuro è servito. Vediamo quando e dove sarà possibile salire a bordo di un robotaxi.
Le auto senza conducente sono una realtà già nota in California. Da qualche tempo, infatti, a San Francisco, circolano i robotaxi delle due aziende Waymo e Cruise. I cittadini, in pratica, possono salire su taxi guidati dall’intelligenza artificiale, senza conducente a bordo. A breve anche New York seguirà l’esempio ma, nella “grande Mela” a bordo dei robotaxi ci sarà comunque un autista che dovrà essere pronto ad intervenire in caso di emergenza.
Infatti, per il momento, l’intelligenza artificiale ha mostrato di avere qualche difficoltà ad elaborare in tempo reale la segnaletica stradale e ad adeguarsi in caso di imprevisti. A San Francisco non sono mancati incidenti: un robotaxi di Cruise si è schiantato contro un camion dei pompieri, un altro è rimasto bloccato ad un incrocio per 20 minuti provocando un grosso ingorgo stradale. Si sono verificati anche casi di ciclisti o pedoni investiti.
Insomma: i robotaxi funzionano alla perfezione quando tutto fila liscio. In caso di imprevisti come segnaletica sbiadita, camion dei pompieri o ambulanze a cui dare la precedenza, ciclisti o pedoni che sbucano fuori all’improvviso, i robotaxi non hanno la flessibilità adeguata per gestire la situazione e vanno in tilt.
Come ogni innovazione c’è chi è a favore e chi contro. Coloro che sono contrari fanno leva sul fatto che, a causa dei robotaxi, molti perderanno il lavoro. A favore chi, invece, sostiene che almeno i robotaxi non potranno molestare o fare violenza sulle clienti che salgono a bordo.
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