L’Intelligenza Artificiale si sta dimostrando un portento nella creazione di immagini deepfake, falsi che sembrano veri. Sei capace di riconoscerle?
Era facilmente prevedibile che l’intelligenza artificiale sarebbe stata utilizzata, tra le altre cose, per creare un’iper-realtà: una realtà fittizia che appare però più reale del reale. In pratica, una finzione verosimile in grado di ingannare l’occhio umano.
Pensiamo al fenomeno dei deepfake: le false immagini create dall’intelligenza artificiale generativa in modo da sembrare assolutamente vere. Qualche esempio? I deepfake di papa Francesco in pose da rapper discotecaro o col piumino. O ancora Putin in ginocchio davanti al leader cinese Xi Jinping, per non parlare di Donald Trump impegnato ad abbracciare un gruppo di donne nere.
Lo chiamano anche “reale sintetico” e a volte serve per confezionare vere e proprie truffe. Come fare a riconoscere la verità in mezzo alle immagini fittizie create dalle IA? E come funzionano gli strumenti per creare queste immagini più vere del vero eppure falsissime?
La creazione di un’immagine con l’intelligenza artificiale richiede un software e un prompt (ovvero al descrizione testuale). Da una stringa di parole questi programmi sono in grado di produrre immagini altamente realistiche. Sono tante le possibilità sul mercato che funzionano in maniera simile.
Ad esempio con Bing e Copilot è sufficiente inserire nella barra del testo la descrizione come “Uomo in auto con occhiali da sole” e premere poi su “Genera”. Invece per usare Midjourney serve avere un account Discord. Dopodiché è possibile inviare i messaggi di testo al bot che si connette con la IA. Una volta all’interno bisogna unirsi al canale e “accettare l’invito” per entrare in diverse stanze e accedere alle prove gratuite nella zona test. Qui ci basterà digitare il comando /imagine e cominciare a descrivere l’immagine.
Su Discord c’è anche Bored.Ai, un altro programma per generare immagini artificiali. Bisognerà accedere alla sezione #generator e inserire il comando !go e poi il testo. Ma come accorgersi che si tratta di un’immagine fake generata dai chatbot? Qualche dettaglio sfugge ancora all’intelligenza artificiale. Può essere la sfumatura di un contorno, una prospettiva sbagliata, qualche luce al posto sbagliato, un’immagine sproporzionata, cappelli o occhiali che non combaciano con le figure e via dicendo. L’intelligenza artificiale ha anche qualche difficoltà con la riproduzione di loghi o scritte.
CI sono anche dei software gratuiti in grado di riconoscere un’immagine creata artificialmente. Come ad esempio Foto Forensics, Forensically Beta, Hugging face, Ai or not, Illuminarty. In alternativa basta usare semplicemente la ricerca inversa di immagini di Google che consente di caricare un’immagine e di risalire al suo storico online.
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