Mentre l’IA rivoluziona la nostra quotidianità, è fondamentale affrontare con occhio critico le sfide che essa pone al mercato del lavoro.
La capacità dell’Intelligenza Artificiale di apprendere, prevedere e agire in modi sempre più sofisticati promette di rivoluzionare il mercato del lavoro in modi che forse non riusciamo ancora nemmeno a immaginare. Mentre questa tecnologia continua a fare passi da gigante, sempre più esperti si stanno ponendo l’inevitabile domanda: quale sarà il suo impatto sulle opportunità di lavoro e, più in generale, sulla distribuzione della ricchezza?
La discussione intorno alle potenzialità dell’IA si muove spesso su un doppio binario. Da un lato, c’è il grande entusiasmo per le sue capacità di migliorare l’efficienza e di generare nuove opportunità. Dall’altro, è impossibile nascondere la preoccupazione per le possibili ripercussioni negative sull’occupazione di milioni di lavoratori. È indubbio che alcuni mestieri, soprattutto quelli caratterizzati da compiti ripetitivi e prevedibili, si trovano a rischio di essere sostituiti da soluzioni automatizzate. Ma quali sono, nello specifico, i lavori che potrebbero sparire e come possiamo prepararci?
L’avanzamento dell’IA ha già iniziato a manifestare il suo potenziale di sostituire il lavoro umano in vari settori. Uno degli esempi più emblematici è rappresentato dagli impiegati di inserimento dati. La capacità dell’IA di processare e analizzare grandi volumi di informazioni sta riducendo drasticamente la necessità di inserimento manuale dei dati, rendendo obsoleti molti di questi lavori. Secondo una recente rilevazione del portale Unmudl, la prospettiva occupazionale per questi professionisti entro il 2028 è quella di un decremento del 4%. Ma la realtà potrebbe rivelarsi ancora più sfidante.
Analogamente, il settore del telemarketing si troverà ad affrontare una trasformazione radicale grazie all’efficacia dei chatbot e degli assistenti virtuali alimentati dall’IA. Questi saranno capaci di gestire interazioni con i clienti in modo più efficiente e meno costoso di un impiegato. La personalizzazione e l’efficienza di questi strumenti digitali potrebbero rendere obsoleti i ruoli tradizionali nel telemarketing, spingendo i professionisti a orientarsi verso nuove carriere nel campo della gestione delle relazioni con i clienti o dello sviluppo di strategie di vendita.
Nel settore manifatturiero, l’automazione e la robotica hanno già ridotto significativamente la necessità di lavoro manuale, mettendo in discussione il futuro dei lavoratori di fabbrica. Questi cambiamenti influenzano sia la produzione, sia anche la manutenzione e la programmazione dei sistemi robotici, spingendo i lavoratori a specializzarsi con competenze tecniche più avanzate.
Anche il ruolo dei cassieri è già stato messo in discussione dall’adozione di sistemi di self-checkout e soluzioni di pagamento mobile. Queste promettono di automatizzare completamente l’esperienza di acquisto, riducendo la necessità di interazioni umane per il completamento delle transazioni.
Infine, per quanto sia ancora una possibilità piuttosto lontana, anche il settore dei trasporti è un ambito in cui l’IA potrebbe lasciare un’impronta indelebile, con i veicoli autonomi che minacciano di sostituire i conducenti umani, da taxi a camion, rivoluzionando completamente l’industria.
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