Il panorama dei chatbot AI si fa sempre più affollato e ChatGPT deve competere contro rivali sempre più potenti.
Nel panorama tecnologico attuale, l’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più centrale, rivoluzionando il modo in cui interagiamo con il mondo digitale. Tra le varie applicazioni che si basano su di essa, i chatbot AI stanno guadagnando una popolarità straordinaria. Offrono soluzioni innovative in diversi ambiti, dal customer service, all’apprendimento automatico fino all’intrattenimento personale. Questi assistenti virtuali, guidati da modelli di linguaggio avanzati, sono capaci di comprendere e rispondere alle domande degli utenti in modo sempre più naturale e intuitivo.
Tra i giganti che dominano questo spazio, OpenAI con il suo ChatGPT sono senza dubbio i nomi più noti. Come sappiamo bene, però, non sono gli unici giocatori in campo. Tra decine di chatbot sempre più sofisticati, un nuovo progetto sta attirando l’attenzione di esperti e appassionati di tecnologia: Claude AI di Anthropic. Ma che cosa distingue Claude AI dal suo concorrente più noto, e cosa offre agli utenti che cercano alternative?
Claude AI o ChatGPT? Un dilemma che merita un’analisi approfondita
Claude AI è il prodotto di Anthropic, una startup di AI fondata da ex membri di OpenAI. Questa nuova piattaforma cerca di distinguersi attraverso un forte impegno etico e la promessa di un’interazione AI più sicura e responsabile. A differenza di ChatGPT, che si basa su un modello di accesso prevalentemente gratuito con opzioni premium, Claude AI introduce una filosofia diversa, ponendo maggiore enfasi sulla privacy e sulla libertà degli utenti.
Le differenze più rilevanti tra Claude AI di Anthropic e ChatGPT di OpenAI risiede nell’impegno della prima verso un’IA etica e sicura si traduce in un design di Claude AI che aderisce strettamente a principi costituzionali volti a promuovere trattamenti umani, libertà e privacy. Questa attenzione si riflette nella natura delle interazioni e delle risposte che Claude è in grado di fornire, cercando di minimizzare i rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale.
Un altro punto di divergenza tra i due si trova nell’accesso a Internet. ChatGPT ha la capacità di attingere da Internet per fornire informazioni aggiornate e comprendere contesti recenti, un vantaggio che Claude non possiede. Claude, infatti, si basa unicamente sui dati precaricati dai suoi sviluppatori, limitandosi alle informazioni disponibili fino ad agosto 2023. Il che circoscrive il suo ambito di conoscenza agli eventi e ai fatti precedenti a quella data.
Infine, un aspetto in cui Claude sembra prevalere è relativo ai limiti dei token di contesto, che sono considerevolmente più elevati rispetto a quelli offerti da ChatGPT. Questo permette agli utenti di Claude di intrattenere conversazioni più estese e di analizzare documenti di dimensioni maggiori senza che il modello perda il filo del discorso, un vantaggio notevole per coloro che necessitano di interazioni più approfondite o devono lavorare con file complessi.
Quando si tratta di confrontare Claude Pro e ChatGPT Plus, entrambi i servizi offrono piani di abbonamento mensile a circa 20$. Cioè poco più di 20 euro in Italia. Claude Pro premia gli abbonati con un utilizzo notevolmente superiore rispetto alla versione gratuita. Inclusa la capacità di gestire conversazioni più lunghe e allegare file di dimensioni maggiori. D’altro lato, ChatGPT Plus sblocca l’accesso al modello GPT-4 di OpenAI, offrendo tempi di risposta più rapidi, accesso prioritario e funzionalità aggiuntive come la generazione di immagini DALL-E 3.