L’approvazione di questa legge rende più sicuro il lavoro e i diritti di una categoria professionale finora poco tutelata.
Nell’attuale panorama globale, l’accelerazione nello sviluppo e nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale ha spinto molte nazioni a introdurre normative specifiche per regolarne l’impiego. L’Unione Europea, in particolare, si è distinta per il suo impegno nell’elaborare un quadro legislativo che possa assicurare un uso etico e responsabile dell’IA, così da tutelare i diritti dei cittadini e a prevenire abusi. Queste misure si sono concentrate prevalentemente sulla privacy, sulla sicurezza dei dati e sulle implicazioni etiche dell’utilizzo dell’IA. Con una crescente consapevolezza della sua portata e del suo impatto sulla società.
Fino ad ora, però, c’è stata una sfera che è rimasta relativamente inesplorata ed è quella della protezione delle professioni creative. E, in particolare, dei musicisti. In questo contesto, lo stato del Tennessee, negli Stati Uniti, ha recentemente emanato una legge che segna una svolta significativa. Per la prima volta, una legge si dedica specificamente alla salvaguardia degli artisti nel campo musicale dall’appropriazione indebita della loro voce e immagine attraverso l’intelligenza artificiale.
Il nuovo “Elvis Act“, così denominato in omaggio a Elvis Presley, simbolo della ricca eredità musicale del Tennessee, rappresenta un’iniziativa legislativa pionieristica focalizzata sulla difesa dei musicisti dall’IA. Firmata dal governatore Bill Lee, questa legge mira a prevenire che le tecnologie di intelligenza artificiale replichino senza autorizzazione le performance vocali degli artisti. Viene garantita così la protezione della loro proprietà intellettuale e dell’unicità del loro contributo artistico. L’entrata in vigore della legge, prevista per il 1° luglio, segna un momento storico per l’industria musicale.
La scelta di focalizzarsi sulla voce degli artisti non è casuale ma risponde alla crescente capacità dell’IA di generare repliche vocali sorprendentemente accurate, sollevando interrogativi urgenti sulla proprietà artistica e l’identità. Con l’arrivo dell'”Elvis Act”, il Tennessee amplia le sue precedenti leggi sulla protezione dei diritti di personalità. Che già includevano il nome, le fotografie e l’immagine come diritti di proprietà.
Le implicazioni di questa legge sono profonde e potrebbero servire da modello per altre giurisdizioni, nazionali e internazionali, che cercano di navigare le complesse acque dell’innovazione tecnologica rispetto ai diritti degli artisti. Sebbene l’efficacia della legge nel proteggere gli artisti dall’IA rimanga da vedere, il suo vasto sostegno all’interno dell’industria musicale e l’approvazione unanime da parte delle istituzioni statali testimoniano un consenso significativo sull’importanza di queste protezioni.
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